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ESCURSIONE TRA GLI EREMI DEL VICENTINO

Tra il suggestivo eremo di San Cassiano sui colli Berici a Lumignano, con i suoi covoli preistorici, e
l’eremo di San Teobaldo nella campagna di Sossano, con i suoi antichi allineamenti solari.

 

DOMENICA 1 DICEMBRE 2024

 

Ritrovo alle ore 9.15 al parcheggio🅿 di Lumignano di Longare (Vicenza), davanti alla chiesa parrocchiale.

 

 

Siti di interesse: Eremo di San Cassiano a Lumignano e San Teobaldo a Sossano

 

Rientro previsto nel primo pomeriggio.

Pranzo al sacco facoltativo e in autonomia.

Abbigliamento adeguato per trekking, comodo e a strati, con scarponcini (specialmente in seguito a piogge). Bottiglietta di acqua.

Percorso:

1- Salita sul sentiero che conduce all’eremo di San Cassiano esposto sul costone di roccia: 2,5 km totali (andata e ritorno)

Dislivello: 120 mt di dislivello.

Difficoltà: percorso di media difficoltà e non adatto al trasporto con passeggini.

2- Spostamento tramite auto proprie alla località Sajanega di Sossano (VI), alla visita del luogo dell’ex magione templare e dell’eremo di San Teobaldo. 

Difficoltà: facile. Meno di 2km (a/r) di percorso in piano.

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro VENERDI 29 NOVEMBRE:

Paolo 3280222926

Michela 3348655889

Per informazioni e prenotazioni  CLICCA QUI

Per saperne di piu.

Il percorso parte dal centro di Lumignano di Longare (VI), dal quale si sale per raggiungere il
sovrastante eremo di San Cassiano, costruito su un cengia sotto ad uno dei tanti covoli che costellano la parete verticale rocciosa sopra al paese, colle che fu una barriera corallina di un mare tropicale (circa 35 milioni di anni fa).

Dopo la visita di questo romitorio, di proprietà attualmente dei conti Da Schio e gestito dal gruppo speleologico “Proteo” di Vicenza, scenderemo per lo stesso
sentiero e ripresi i mezzi ci porteremo nella campagna di Sossano (VI), in località Sajanega.

Lì troveremo una chiesetta dedicata ai santi Ubaldo e Teobaldo in luogo di un’antica magione templare; da quel sito ci sposteremo a piedi fino all’eremo di san Teobaldo di Champagne, luogo ove visse – dopo un primo alloggio a San Cassiano – per nove anni (1054-1063), e luogo ove lasciò il suo corpo terreno.

 

Ci sono storie, leggende e uomini che collegano con il loro passaggio i luoghi, creando una connessione invisibile. Ecco che san Teobaldo di Provins, vissuto nell’XI secolo, nel suo peregrinare toccò, non per caso, il territorio vicentino, e ancor meno per caso non proseguì oltre, fino all’iniziale destinazione: Gerusalemme.

Rimase qui in questo ubertoso territorio, trovando prima riparo (fisico e spirituale) nei covoli nella nuda roccia dei colli Berici, assieme agli eremiti di San Cassiano; poi trovò la sua “Gerusalemme celeste” nel vecchio eremo abbandonato da san Romualdo il secolo prima e che fece suo, nel corridoio tra Berici ed Euganei, in una serena località di nome Sajanega.

Eremiti, templari, santi, uomini e donne, leggende e storie intessono il territorio del basso vicentino, ritrovando forse una continuità con quelli che erano luoghi sacri e fondamentali per gli antichi abitatori di quelle zone, in lontane epoche. Epoche in cui il tempo era scandito dal sacro ritmare delle albe e dei tramonti, dei solstizi e degli equinozi, per utilità pratica o rituale.