Tra i colli di Mussolente e di Liedolo
Passeggiata storico naturalistica tra i colli di MUSSOLENTE e di LIEDOLO
DOMENICA 12 MARZO 2023
Colle Castellaro e colle San Lorenzo, tra memorie medioevali, molini, trincee della grande guerra e un “bosco magico”.
Ritrovo alle 9.30 al parcheggio di piazzale Vittoria a nord della rotonda di Mussolente.
Insieme saliremo al “roccolo” della villa Negri Piovene sul monte Gallo e successivamente sul colle Castellaro, dove si trova il santuario della Madonna dell’acqua.
Scenderemo a valle per salire sui colli orientali (S. Lorenzo), ai confini con Liedolo di San Zenone, un sentiero ferito da trincee della grande guerra ma alleggerito da installazioni artistiche, che terminerà nel “bosco magico”, ideale per bambini.
Termineremo la camminata scendendo a valle tra i pittoreschi mulini abbandonati di Mussolente.
Pranzo al sacco in autonomia.
Abbigliamento adeguato per trekking con sentieri dove troveremo la presenza di acqua.
Percorso: 7km circa di tracciato sui Sentieri Natura Mussolente.
Dislivello: 200 mt.
Difficoltà: facile, con qualche salita impegnativa. Non adatto a bambini in passeggino.
Ritorno previsto verso le ore 14.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro il sabato precedente
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Per saperne di piu.
I sentieri Natura di Mussolente sono quattro e sono la continuazione di quelli di San Zenone degli Ezzelini, si parte infatti dal n. 5, fino ad arrivare al n. 8 (5: le Roste; 6: le Volpere; 7: le Rorate; 8: la Lugana). I percorsi si possono anche combinare a piacimento: in questo percorso esposto, l’ultimo da me proposto, si fondono tratti dei sentieri 5, 6 e 7, con anche parte del sentiero n. 2 dei sentieri Natura San Zenone.
Si parte dal parcheggio indicato per entrare nel parco retrostante la villa Negri-Piovene.
Oltrepassando un cancello e seguendo il percorso sui prati. Si fa una piccola deviazione per raggiungere il roccolo, una torretta in un boschetto circolare usato dai nobili abitanti della villa nei secoli scorsi per la caccia ai volatili.
Ritornando sul sentiero si sale sul monte Gallo, dalla cui sommità, appena fuori percorso, su una piccola radura si può ammirare il paesaggio verso Romano d’Ezzelino e sulla più vicina villa Drigo
Ripreso il sentiero si finisce nell’asfaltata e tranquilla via degli Alpini, che ci porta a salire al santuario della Madonna dell’Acqua a mezza costa del colle Castellaro. Si scende verso il cimitero dove poco oltre si trovano le scalette che discendono il colle, fino a giungere dietro l’ex azienda tessile “Coniugi Eger”
Attraversata la provinciale la si scende di qualche decina di metri per giungere alla roggia artificiale Volon, quest’ultima utilizzata in passato per l’avviamento degli opifici a forza idraulica (mulini, magli, folli da panni lani, segherie). Dopo uno stretto camminamento si seguono le indicazioni dei sentieri 6 e 7 su una stradina che ci permette di aggirare a nord il colle Balliana e giungere ad un incrocio a T presso una fattoria con capre e pecore dove imboccare un nuovo sentiero che ci porta sul colle San Lorenzo. Salendolo potremmo leggere alcuni articoli della nostra Costituzione appesi agli alberi. In cima al colle ci si imbatte presto in una piccola trincea-ricovero ben ristrutturata e con oggetti d’epoca. Proseguendo il cammino si raggiunge un tavolo-panchina, nei pressi del quale parte una trincea percorribile a piedi. Una volta usciti dalla lunga trincea siamo ormai da un po’ nei confini comunali di San Zenone, a Liedolo. Si prosegue il cammino verso ovest camminando appena sopra ad altre trincee e potendo trovare nel cammino alcune installazioni artistiche fatte con oggetti del bosco, finché si giunge ad una croce che si affaccia sul paese di Liedolo, all’estremità orientale del colle.
Si ritorna indietro per il sentiero parallelo al precedente, appena più sotto, a meridione, potendo vedere numerose gallerie della prima guerra mondiale e cartelli agli alberi che ci parlano dei lupi e della natura. Ricollegandoci di nuovo col sentiero n.7, ci incamminiamo su un sentiero che ci porterà al bosco magico, tra casette di gnomi e poi un piccolo boschetto simpatico per i bimbi. Seguendo le indicazioni del n. 7 si scende un sentiero che attraverso la valle del Ru, tra bosco e vigneti ci porterà in via del Ru e da qui in via Guglielmini. Passato il ponte sul Giaron, si trova poco dopo sulla destra una casa antica della seconda metà del XIV secolo, a ridosso della roggia Volon. Proseguendo sulla strada del ritorno, appare anche un edificio scarno, con dietro due ruote ad acqua sulla roggia: un antico maglio della famiglia Favero costruito nel XIX secolo.
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