San Giorgio alle acque in Angarano. Nel giorno del santo cavaliere
Passeggiata storica a San Giorgio alle acque in Angarano di Bassano del Grappa
DOMENICA 23 APRILE 2023
Passeggiata a San Giorgio alle Acque in Angarano (Bassano del Grappa) nel giorno del santo cavaliere. Alla visita dell’antica chiesetta di San Giorgio e dell’eremo di San Bovo, salendo sul Castellaro e il borgo di Privà.
Ritrovo alle ore 9 al parcheggio dell’ Oasi naturalistica (ex Cava Gemma) di San Michele di Bassano del Grappa. Partenza per le ore 9.15.
Scopriremo la ricca storia della piccola valle di San Giorgio alle Acque e dei suoi colli, con visita ai due siti di culto: una delle più antiche chiesette campestri della destra Brenta in territorio di Angarano, San Giorgio alle Acque, aperta al pubblico per l’occasione del giorno di san Giorgio, con possibilità di vedere i suoi affreschi interni;
si aggiunge la visita dell’eremo di San Bovo sul colle La Costa.
Passeremo inoltre per il colle Castellaro di Angarano e il borgo abbandonato di Privà.
Ritorno verso le 12.30 circa
Pranzo al sacco facoltativo e in autonomia, con possibilità di fermarsi a pranzare ai tavoli dell’oasi naturalistica al termine del percorso.
Abbigliamento adeguato per trekking, comodo e a strati, con scarponcini (specialmente in seguito a piogge).
Percorso: 7,5 km in zona collinare
Dislivello: 272 mt in salita, 287 mt in discesa
Difficoltà: medio/facile, con qualche salita e discesa impegnativa. Non adatto a bambini in passeggino.
Ritorno previsto verso le ore 12.30.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro il sabato precedente
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Per saperne di piu.
Percorso storico-culturale e paesaggistico, tra asfalto, sentiero e sterrato.
Si parte dal parcheggio dell’ Oasi
naturalistica ex Cava Gemma a San Michele, oasi naturalistica creata su un’antica cava di calcarenite, basalto e laterizi vari, presente sin dall’epoca romana e soprattutto medioevale sul monte Patella.
Si percorre la strada asfaltata raggiungendo il bivio per Valrovina, presso il quale si può vedere l’edificio che fu un tempo centro termale di acque iodurate-solforose (le acque slosse).
Si giunge alla chiesetta longobarda di San Giorgio alle Acque, aperta per l’occasione del giorno del santo cavaliere a cui è intitolata, con possibilità di vedere i preziosi affreschi, alcuni dei quali tardo-medioevali.
Si prende poi via san Giorgio, una laterale che in salita ci porterà a osservare, dalla propaggine occidentale del colle Castellaro, la valle e la chiesetta.
Salendo, ad un crocicchio di sentieri sassosi, si giunge ad un punto sul colle il cui paesaggio si estende fino ad est all’asolano, ed un cartello lì ci informa della presenza un tempo nel sito del castello di Angarano (Castellum Pubblicatum), luogo dove nemmeno più i ruderi rimangono a ricordare un importante castello che visse le vicissitudini della famiglia degli Ezzelini e le guerre tra Carraresi e Scaligeri.
Si prosegue sul sentiero principale che diventa boschivo con tratti di visuale sulla pianura, i colli Euganei e Berici. Si giunge a un quadrivio a X stretta, dove si intraprende il sentiero alto di destra: è il sentiero della Figarola, sopra la val dei Ochi, bel sentiero che spunta più avanti sulla via asfaltata di contrà Privà.
Appena arrivati sull’asfalto, esattamente di fronte, inizia il sentiero per l’eremo di san Bovo.
Ci si inoltra in piano nel bosco, fino a sbucare in una radura e di nuovo nel bosco e poche centinaia di metri dopo si trova l’eremo sulla destra, anticipato da un semicerchio di rocce, probabile residuo di un più antico luogo di culto precristiano.
Tra questi due elementi (eremo e semicerchio) si va alla ricerca di alcuni graffiti su roccia, tra cui alcuni risalenti all’età del ferro.
Si ritorna per lo stesso sentiero fino alla stradina asfaltata di contrà Privà dove si svolta a sinistra, direzione est, in salita verso il borgo abbandonato di Privà: borghetto di poche case e ruderi, ora un paio sono abitate, con vista su Bassano. Fu borgo incastellato nell’alto medioevo (Castellum Privatum).
Giunti in tale suggetivo luogo si trova di fronte, sul crinale meridionale, un sentierino con fondo di rocce incastonate. Lo si scende percorrendo alcuni tornantini fino al bivio, laddove si prende il sentiero di destra, più stretto, che poco dopo spunta su una stradina asfaltata ombreggiata.
A sinistra si arriva dietro la pieve di Sant’Eusebio, a destra al Castellaro: direzione quest’ultima del nostro percorso.
A quel punto non resta che discendere come all’andata a ritroso fino alla chiesetta di San Giorgio e al parcheggio.
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